Piccolo prestito Inps

Quello che viene comunemente chiamato piccolo prestito Inps è un finanziamento che viene concesso a agli iscritti Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e al personale di Poste Italiane SpA iscritto alla Gestione Fondo Credito ex IPOST.

Il prestito Inps in questo caso è definito piccolo perché mette a disposizione una somma in denaro per rispondere a improvvise e urgenti necessità. La concessione avviene nei limiti delle disponibilità di bilancio previste annualmente.

Ovviamente la semplice richiesta non dà diritto all’ottenimento del finanziamento. Esistono infatti requisiti specifici che definiscono il profilo di chi può ottenere un piccolo prestito Inps.

Scopri allora insieme a noi se anche tu rientri in questa categoria! Analizzeremo:

  • cos’è il piccolo prestito Inps
  • chi può ottenerlo
  • come richiederlo
  • quali sono le soluzioni di finanziamento alternative

Potresti trovarti infatti in una situazione di piccolo prestito Inps rigettato ma non ti devi preoccupare: affidandoti a 4Credit puoi trovare ugualmente un’alternativa per ottenere il credito di cui hai bisogno, con soluzioni pensate su misura per te.

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Piccolo prestito Inps: cos’è

Il piccolo prestito Inps è un finanziamento pensato per le esigenze famigliari di una specifica categoria di persone.

Sono infatti ammessi alla richiesta solamente gli iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e il personale di Poste Italiane S.p.A. (purché in attività di servizio iscritto alla Gestione Fondo Credito ex IPOST).

Come funziona il piccolo prestito Inps?

L’istituto nazionale eroga finanziamenti a breve termine, concedendoli a seconda di quanto disponibile nel suo bilancio.

Quanto puoi ottenere con un piccolo prestito Inps?

Questa è la differenza principale di questa forma di finanziamento rispetto alle altre. Con un piccolo prestito Inps è possibile chiedere un importo equivalente a:

💶 Importo massimo📅 Piano di rimborso
1 mensilità netta12 mesi
2 mensilità nette24 mesi
3 mensilità nette36 mesi
4 mensilità nette48 mesi

Se il richiedente non ha altre trattenute in corso, è possibile valutare un importo massimo raddoppiato (mantenendo però inalterata la durata del piano di ammortamento).

Quindi il piccolo prestito Inps con una cessione del quinto in corso è possibile ma solamente nei limiti previsti dalla normativa.

La rata massima viene calcolata in maniera analoga a quanto succede con la cessione del quinto: il valore di riferimento è infatti pari al 20% del reddito netto percepito.

Qui però parliamo di breve termine perché i piani di rimborso disponibili vanno da 1 a 4 anni e le rate vengono trattenute direttamente sullo stipendio o sulla pensione. Esatto: il piccolo prestito Inps è disponibile anche per pensionati.

A tal proposito: se il debitore ha ottenuto il finanziamento mentre rientrava ancora nella categoria dei dipendenti pubblici ed è andato in pensione prima della sua scadenza, la trattenuta mensile viene semplicemente spostata dallo stipendio alla pensione.

Cosa succede in caso di cambio lavoro del dipendente, rimanendo però sempre nella sfera dell’amministrazione pubblica? Molto semplicemente il datore di lavoro precedente comunica i dati relativi al prestito a quello nuovo, mantenendo intatta la continuità del finanziamento.

Piccolo prestito Inps: chi può ottenerlo

Come già specificato, questo finanziamento può essere richiesto esclusivamente dai dipendenti pubblici e i pensionati iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo Credito) e il personale di Poste Italiane S.p.A. in attività di servizio iscritto alla Gestione Fondo Credito ex IPOST.

Rimane invariato il diritto di tutti i pensionati (pubblici e privati) di ottenere un finanziamento con cessione del quinto da un istituto di credito convenzionato Inps.

I requisiti richiesti sono:

  • vantare almeno un anno di servizio continuativo utile a pensione
  • avere una retribuzione fissa e continuativa per l’intera durata del contratto
  • essere titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato oppure di un contratto di lavoro a tempo determinato non inferiore a tre anni (la durata del prestito non potrà essere superiore a questa scadenza, tranne in caso di pensionamento)

Per gli iscritti alla Gestione Fondo Credito ex IPOST non possono essere contratti prestiti la cui durata a scadenza superi la data di collocamento a riposo.

come ottenere piccolo prestito inps

Piccolo prestito Inps: come richiederlo

Come fare per inoltrare domanda per questo finanziamento?

I documenti necessari sono:

  • ultimo cedolino di stipendio o cedolino della pensione
  • dichiarazione sostitutiva di atto notorio del richiedente che attesti la conformità e l’originalità dei documenti inviati in allegato alla domanda
  • copia di un documento di identità in corso di validità

L’intera procedura può essere portata a termine online sul portale dell’Inps. L’istituto ha predisposto una procedura guidata che richiede l’attivazione di un codice di sicurezza per inoltrare correttamente la richiesta.

Per i pensionati è prevista una maggiore assistenza perché esiste anche un Contact Center dedicato.

Solo per gli iscritti alla Gestione Fondo Credito ex IPOST è richiesta la presentazione del certificato stipendiale insieme alla domanda per il piccolo prestito Inps.

Piccolo prestito Inps rigettato: le migliori alternative

Nel caso tu non rientrassi nei requisiti previsti per il piccolo prestito Inps o avessi bisogno di una liquidità maggiore (o un piano di rimborso più ampio), puoi valutare la cessione del quinto tradizionale.

Con questo prestito, infatti, potrai ottenere in maniera semplice il denaro di cui hai bisogno, con la possibilità di rimborsarlo in 10 anni.

La cessione del quinto è uno dei prestiti più flessibili disponibili sul mercato del credito, proprio perché:

  • non è finalizzato, quindi puoi impiegare come meglio credi il denaro ottenuto
  • è garantito dallo stipendio (o dalla pensione), quindi viene rilasciato anche ai cattivi pagatori e ai protestati
  • ha una lunga durata, con piani rateali fino a 120 mensilità

Gli importi ottenibili, poi, non sono limitati come nel caso del piccolo prestito Inps: con la cessione del quinto puoi fare richiesta anche per 10.000, 20.000, addirittura 50.000 euro a seconda di quella che sarà la rata massima disponibile per il tuo reddito.

Ti ricordiamo, infatti, che potrai impegnare al massimo il 20% (un quinto appunto) del tuo stipendio o della tua pensione, con una trattenuta mensile che avverrà in automatico.

A questo punto ti chiederai: perché dovrei rivolgermi a 4Credit?

Semplice: non tutte le cessioni del quinto sono uguali. Al di là della quotazione assicurativa della tua azienda, che nel caso dei dipendenti pubblici passa in secondo piano, esistono tassi e altri costi che differiscono da istituto a istituto.

Come trovare quelle migliori per te? Qui entriamo in gioco noi!

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58 commenti su “Piccolo prestito Inps

  1. Salve, ho ottenuto il ruolo nel 2008 ma farò solo quest’anno l’anno di prova dopo due gravidanze. Per ottenere un prestito Inpdap è necessario aver superato l’anno di prova?
    Grazie

    Rispondi
  2. Posso richiedere anche a voi un prestito? ho fatto la richiesta per un prestito inpdap ma ormai sono passate parecchie settimane e non ho più il tempo di aspettare?
    esiste la possibilità di avere risposte più celeri?
    Grazie
    Marcello

    Rispondi
    • Marcello buongiorno,
      certo può fare la richiesta di prestito personale anche a noi. Deve compilare il form sulla nostra home page o sul nostro blog. Un consulente si metterà in contatto diretto per valutare la sua richiesta.

      Distinti saluti
      Roberto Badiali

  3. Buona sera,
    ho un prestito INPDAP in corso, mi hanno detto che per fare un nuovo prestito personale tramite la cessione del quinto di stipendio devo estinguerlo obbligatoriamente anticipatamente.
    Mi confermate che è così?
    Vanessa R.

    Rispondi
    • Buona sera Vanessa,
      no, se procede solo con la cessione del quinto di stipendio non è obbligata ad estinguere in anticipo il prestito INPDAP. Questo può coesistere con il nuovo prestito personale tramite la cessione in busta paga.
      Se invece fosse interessata ad accendere oltre alla cessione del quinto anche la delega, ovvero la seconda trattenuta, allora in questo caso avrebbe dovuto estinguere il prestito INPDAP per consentire l’erogazione dei due nuovi prestiti. Non possono coesistere tre trattenute in busta paga.
      Distinti saluti
      Roberto Badiali

  4. ho dei prestiti in corso a causa della riduzione dell orario di lavoro per via delaa crisi non riesco a pagare le rate ho sentito che ci sono delle finanziarie che estinguono tutti i prestiti con una sola rata e vero? preciso che non ho beni immobili ce una soluzione? grazie

    Rispondi
    • Buongiorno Sandro,
      è vero esiste la possibilità di consolidare i suoi debiti con una sola rata sempre che il debito residuo dei prestiti in corso sia uguale od inferiore rispetto all’importo erogato ad oggi.
      Se lei ha sempre pagato regolarmente possiamo chiedere un prestito personale di consolidamento debiti, se invece ha pagato le rate con alcuni ritardi si potrà valutare una richiesta di cessione del quinto di stipendio.
      Questa soluzione consente anche ai cattivi pagatori di ottenere credito.
      Il finanziamento sarà rimborsabile in un massimo di 120 rate con un importo massimo di rata pari al 20% del suo stipendio.
      Distinti saluti
      Roberto Badiali

  5. mesi fa ho fatto una richiesta per il piccolo prestito INPDAP, ma purtroppo non ho avuto una risposta.
    se faccio una richiesta tramite una finanziaria, mi crea problemi l’attuale richiesta con INPDAP?
    Devo annullare la richiesta?
    Grazie
    Martina

    Rispondi
    • Martina buongiorno,
      può tranquillamente procedere con una richiesta di finanziamento sia personale che tramite cessione del quinto.
      Logicamente la pratica avrà corso solo se lei annullerà l’attuale richiesta.
      Saluti
      Roberto Badiali

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