Certificato di stipendio per cessione del quinto e delega di pagamento

Il certificato di stipendio è un documento necessario per istruire una pratica di cessione del quinto o delega di pagamento.

Senza questo documento, infatti, la finanziaria che dovrebbe erogare il prestito non può avere l’ufficialità dei dati sul reddito del lavoratore dipendente.

In questa pagina troverai maggiori dettagli circa questo documento, utili consigli sulla compilazione, tempi e obblighi per il datore di lavoro.

Per darti un’idea dei dati richiesti all’interno di questo documento, in apertura abbiamo inserito un modello di certificato di stipendio che puoi scaricare anche in formato PDF da qui:

Scarica gratis il modulo fac simile del certificato di stipendio

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Cos’è il certificato di stipendio?

Il certificato di stipendio è un modulo che fa parte dei documenti previsti dall’iter di richiesta di una cessione del quinto o di una delega di pagamento.

Questo documento, noto anche come certificato dimostrativo di stipendio o dichiarazione di stipendio, contiene al suo interno i dati identificativi del datore di lavoro:

  • ragione sociale
  • partita IVA
  • sede legale
  • numero dipendenti
  • capitale sociale

e quelli del dipendente:

  • dati anagrafici
  • stipendio lordo
  • trattenute (tasse, pignoramenti, altri prestiti in busta paga)
  • stipendio netto
  • importo del TFR accantonato in azienda o presso un fondo pensione

Il certificato di stipendio è obbligatorio?

In linea generale sappiamo che la cessione del quinto dello stipendio rientra tra gli obblighi del datore di lavoro, nel senso che in seguito al via libera della finanziaria non può rifiutarsi di accettarla.

Di conseguenza sorge spontanea una domanda relativa al certificato di stipendio: è uno degli obblighi del datore di lavoro anch’esso?

Facciamo una premessa. Il certificato di stipendio per prestito in busta paga è un modulo importante per i dipendenti di aziende private e aziende pubbliche. Sono pertanto esenti i dipendenti statali, per i quali saranno invece richiesti i modelli ministeriali.

Per fare chiarezza riprendiamo la domanda fatta da un nostro cliente, Salvo, che prima di rivolgersi a noi aveva incontrato difficoltà nell’ottenere il rilascio del certificato stipendiale. Salvo aveva scritto:

Buongiorno, sono un dipendente di un’azienda metalmeccanica di Modena. Ho bisogno di soldi e sono disposto a fare il quinto dello stipendio perché risulto segnalato in Crif. Volevo chiederti un consiglio perché sto attendendo da tempo il modulo dal mio capo, senza successo. Esiste un obbligo rilascio certificato di stipendio per l’azienda?

Purtroppo alcune ditte non sono disposte a compilare il certificato di stipendio presentato dalla finanziaria o direttamente dal cliente. In questi casi l’alternativa per l’azienda è quella di compilare l’attestato di servizio.

Certificato di stipendio o attestato di servizio?

In caso di rifiuto rilascio certificato di stipendio uso cessione, cosa fare? Come detto è sufficiente l’attestato di servizio dipendente.

Questo documento può sostituire infatti la classica certificazione di stipendio. Compilato su carta intestata della ditta, riporterà solo una parte dei dati presenti sul certificato standard ma comunque sufficienti a dimostrare il:

  • tipo di contratto fra azienda e dipendente
  • reddito lordo e netto percepito
  • TFR accantonato

Se non viene rilasciato né uno né l altro?

In questa rara (ma possibile) situazione si potrà procedere ugualmente. L’erogazione del prestito però avverrà solo dopo il rilascio dell’atto di benestare o della messa in quota.

Certificato di stipendio: tempi di rilascio

Hai inoltrato richiesta di certificato di stipendio per la cessione del quinto: ora quanto bisogna aspettare per ottenerlo?

In realtà non esiste un tempo minimo o massimo, tutto sta alla disponibilità dell’azienda. Le ditte più organizzate dispongono di una risorsa interna addetta anche a questo tipo di mansione. Ciò avviene generalmente per società di grandi dimensioni e con un numero di dipendenti elevato.

Per le realtà più piccole, invece, i tempi possono essere più lunghi e arrivare anche a 20 o 30 giorni. Capita frequentemente quando la compilazione è delegata al commercialista che segue la contabilità della ditta.

Possiamo pertanto stimare che i tempi per certificato di stipendio medi sono di circa 5-10 giorni, con situazioni in cui può verificarsi che lo stesso venga restituito correttamente compilato lo stesso giorno della richiesta.

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Chi rilascia il certificato di stipendio?

L’amministrazione dell’azienda ovvero l’ufficio del personale. In alcuni casi, per le aziende meno strutturate, viene demandata la compilazione al commercialista.

Come si compila il certificato stipendiale?

Generalmente il modello neutro fornito dalla finanziaria indica tutte le informazioni necessarie per una corretta compilazione. Ad esempio il reddito lordo e netto del dipendente, i dati anagrafici dello stesso e così via.

Chi firma il certificato di stipendio?

Il datore di lavoro o l’amministratore della società.

Qual è la validità del certificato di stipendio?

Trattandosi di documento ufficiale la sua durata è di 3 mesi dalla data di emissione.

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70 commenti su “Certificato di stipendio per cessione del quinto e delega di pagamento

  1. Buon giorno e stata fatta richiesta del certificato di stipendio alla mia società ma ho chiamato oggi l’amministrazione e mi hanno detto che loro non rilasciano alcun tipo di certificato

    Rispondi
    • Paolo buongiorno,
      in sostituzione al certificato di stipendio rilasciano un documento alternativo? Esempio un attestato di servizio, quindi un documento che attesta che lei è assunto presso l’azienda X dal gg/mm/aaaa, reddito lordo o netto e TFR maturato?

  2. Buongiorno,
    sono dipendente di un ente pubblico, mi sono rivolta ad una finanziaria per il rinnovo della cessione del quinto.
    Nel mese di gennaio la finanziaria chiede all’ufficio personale del mio ente il certificato stipendiale rilasciato in tempi brevissimi. Sulla base del certificato mi viene fatto un preventivo della quota spettante con la nuova cessione del quinto e dalla cifra rimanente come liquidità estinguendo la prima cessione. Stabilito ciò la finanziaria, nel mese di febbraio mi trasferisce un acconto sulla liquidità spettante.
    Nel mese di aprile la finanziaria notifica il contratto alla mia amministrazione per il benestare. Dopo oltre 40 gg non avendo nessuna risposta, il mio avvocato invia una notifica e messa in mora all’amministrazione per il ritardo. Nessuna risposta neanche a questo. Il 3 giugno l’ufficio personale invia con pec alla finanziaria e a me per cc il certificato stipendiale rettificato con cancellature e correzioni a penna senza nessuna spiegazione sul perché della rettifica, ma la cosa più sostanziale è che nel calcolo del netto dello stipendio nel rettificarlo è stata decurtato la mia indennità di responsabilità per l’incarico affidato dal C.d.A. dell’ente e inserita nel contratto collettivo integrativo, abbassando nettamente la quota di cessione del quinto originariamente calcolata. La finanziaria dopo aver ricevuto questo certificato stipendiale rettificato, mi invia una richiesta di restituzione dell’anticipo così scrivendo ” A seguito di un’ improvvisa e immotivata modifica del certificato stipendiale da parte della sua Amministrazione, rendendo quindi nullo il precedente rilasciato a gennaio/2019, con la presente sono a richiedere immediato versamento della somma erogata a suo favore in data 08/02/2019, a titolo di acconto”.
    Secondo voi cosa avrei dovuto fare?
    Io ho proceduto, tramite il mio legale, al deposito del ricorso c/o il tribunale, con richiesta di rifare il calcolo del netto stipendiale includendo la quota dell’indennità e il risarcimento del danno.
    Cordiali saluti.

    Rispondi
  3. Buonasera,questa mattina ho firmato il contratto di rinnovo delega di pagamento con scritto che la cifra che mi devono dare è di 11400 euro rimborsabili con rate di 175 € per 108 mesi.Il mio consulente dice che più di 2000 € non possono darmi e che la banca inserisce l’importo totale e non la cifra del bonifico e al prossimo rinnovo la rata di rimborso si abbasserà (come se fossi obbligata a rinnovare ).Da nessuna parte sul contratto si parla di 2000 euro!siccome settimana prossima sarò liquidata gli ho detto che io pretendo gli 11400 e non i 2000 euro cosa devo fare nel caso la cifra non corrispondesse?grazie mille distinti saluti Laura

    Rispondi
    • Laura buongiorno,
      valuti bene cos’ha firmato prima di trovarsi in difficoltà economiche. Ora, da quanto ho capito, lei ha una delega in corso e intende rinnovarla. Per questo ha sottoscritto un nuovo contratto che le garantirà una liquidità di 11.400 euro; da questi soldi dovrà decurtare il debito residuo della delega in corso (che da quanto comunicato dal consulente ammonta a circa 9.400).

      Quindi lei ha sottoscritto un nuovo contratto per 11400 euro; da questa somma verranno detratti circa 9400 euro per chiudere il finanziamento in corso, pertanto otterrà solo 2000 euro.

      Detto questo, nel nuovo contratto non è indicata la somma necessaria per chiudere il prestito in corso; si richiede infatti l’emissione del conteggio estintivo, documento che indica l’importo residuo del debito in essere.

      In definitiva, se intende ricevere un bonifico di 11400 euro sul suo conto corrente, non li riceverà. In questo caso valuti se procedere o se annullare la pratica di rinnovo delega.

  4. Buongiorno, nei primi giorni della scorsa settimana ho contattato un intermediario (NO Banca) tramite il loro sito commerciale, compilando il form per la richiesta di preventivo gratuito per un prestito personale, specificando che stavo cercando, per ragioni personali, questa tipologia e non altre, tipo cessione del quinto. Sono stato contattato da un loro operatore che mi ha chiesto importo finanziamento, dati personali, situazione finanziaria (debiti in essere, etc) e l’invio di copia doc. identità, cod. fiscale, Unico/Cud ed ultime 2 buste paga, assicurandomi che entro 24 h. dalla ricezione dei documenti avrei ricevuto uno o più preventivi. Cosa che non è accaduta. Al contrario lunedì scorso sono stato convocato dal direttore del personale che mi ha comunicato che l’istituto finanziario aveva fatto formale richiesta del certificato di stipendio. Non solo, tale richiesta era pervenuta via telefonica a persona diversa dal responsabile del Trattamento dei dati personali dell’azienda presso cui lavoro… In parole povere, dopo pochi minuti, come temevo (da qui la mia richiesta di prestito personale e non di cessione del quinto dello stipendio) tutti all’interno di detta azienda (una SRL quasi familiare, con oltre 16 dipendenti, la maggior parte dei quali imparentati fra loro o che vivono strettamente a contatto) sono venuti a conoscenza di questa mia necessità e da allora sono oggetto di “pettegolezzi e chiacchiericci”… Non ritenete che l’intermediario finanziario, nella persona del consulente che ha seguito la mia richiesta, si sia comportato in maniera scorretta? Non avrebbe dovuto avere mia delega scritta che lo autorizzasse a contattare l’Azienda per la richiesta del Certificato di stipendio? Che cosa posso fare per tutelare i miei diritti ? Grazie, Cordiali saluti, Luca

    Rispondi
    • Luca buongiorno,
      si, per poter trattare i suoi dati, per contattare l’amministrazione dell’azienda per cui lavora, questa società avrebbe dovuto avere una sua delega firmata. Ne ha parlato con la stessa società? Se si, cosa le hanno risposto?

      Distinti saluti
      4Credit

    • Buongiorno Cosimo.
      Abbiamo valutato una richiesta di cessione del quinto per un dipendente Ilva a fine giugno. Purtroppo attualmente nessuna compagnia assicurativa intende procedere.
      Saluti.

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