7 Cose da Sapere sul Pignoramento dello Stipendio. Leggi Ora!

Cerchiamo di fare chiarezza su questo tema, ti raccontiamo 7 cose da sapere sul pignoramento dello stipendio.

Innanzitutto con pignoramento si intende un’azione forzata grazia alla quale il creditore (chi ha agito legalmente per ottenere la restituzione del proprio credito) attiva un azione esecutiva per confiscare i beni del debitore (chi non ha pagato) al fine di rientrare delle somme di denaro di cui ha diritto.

Senza entrare nelle dinamiche prettamente legali, quindi di tutti i passaggi precedenti questo atto, cerchiamo di concentrarci su cosa vi accade dal momento in cui vi è stato notificato un atto giudiziario tramite raccomandata.

Pignoramento dello stipendio: notifica tramite raccomandata verde.

Un atto di pignoramento prevede l’invio, al domicilio del debitore, di una raccomandata contenente copia dello stesso, chi è il creditore, chi il debitore ed il terzo pignorato. In questo caso, parlando di un pignoramento dello stipendio, il terzo pignorato sarà il datore di lavoro.

Viene citato anch’esso perché sarà sua responsabilità, come vedremo in seguito, rimborsare le somme dovute al creditore fino ad estinzione totale del debito.

Pignoramento dello stipendio: l’azienda.

La ditta per cui lavori ha ricevuto lo stesso documento. Sarà obbligata a rimborsare una determinata somma, così come previsto dagli atti notificati, trattenendola mensilmente dalla tua busta paga. Il termine di questa rateazione corrisponderà all’estinzione del totale debito scritto sul documento di pignoramento, comprensivo di debito nei confronti del credito più tutte le spese legali e processuali sostenute fino a quel momento.

Come si Calcola e Quali sono i limiti sul Pignoramento dello stipendio?

In linea di massima la confisca del reddito è calcolata nel massimo di 1/5 (un quinto) della retribuzione netta mensile. A titolo esemplificativo se Mario Rossi percepisce € 1.370 lordi, equivalenti a circa € 1.000 netti mensili.

limiti di pignoramento sulla busta paga sono così determinati:

– stipendio netto € 1.000 * 1/5 (pari al 20%) = € 200

In seguito vedremo cosa accade in presenza di un prestito aziendale o una cessione del quinto.

Pignoramento Stipendio già Pignorato: quanti pignoramenti si possono avere sullo stipendio?

Se in busta paga hai già una trattenuta obbligatoria a titolo di rimborso di un debito, un successivo pignoramento sarà accodato, quindi non devono coesistere due rate in contemporanea. Estinto il debito in atto, l’amministrazione della tua azienda si attiverà per risarcire il nuovo creditore. Questo accade nella maggior parte dei casi; abbiamo però riscontrato, su nostri clienti, che il giudice imponesse al datore di lavoro, di decurtare dalla busta paga la somma di € X a favore di due distinti creditori.

Pignoramento stipendio in presenza di cessione del quinto.

In questo possono coesistere le due trattenute; ne consegue che il dipendente si vedrà ridotto il proprio reddito mensile di due importi differenti, uno per rimborso del prestito, uno per rimborso del debito a favore del creditore.

Lo stesso vale se il lavoratore ha in essere sia la cessione del quinto sia la delega di pagamento.

Posso ottenere la cessione del quinto se ho un pignoramento in busta paga?

Si, è possibile. Che tu sia un dipendente pubblico o statale, piuttosto che un lavoratore assunto in un’azienda privata (spa, srl, snc, ecc) puoi richiedere un prestito con trattenuta sulla busta paga.

L’importo massimo della tua rata non potrà superare il quinto massimo (quindi il 20%) del tuo stipendio netto. Il calcolo è analogo a quanto sopra riportato, quando abbiamo fatto, come esempio, il caso di Mario.

In presenza del pignoramento del quinto, per i soli dipendenti di aziende private, il calcolo del massimo importo concedibile tramite prestito in busta paga, potrà subire una riduzione se il TFR (trattamento di fine rapporto) accantonato non è elevato.

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Il TFR in presenza di pignoramento.

Le somme accantonate in caso di fine rapporto di lavoro sono una somma di denaro che viene messa a pegno del pignoramento. Questi soldi sono pertanto vincolati all’estinzione del pignoramento notificato, logicamente fino a quando quest’ultimo sarà estinto.

Vediamo ora due esempi:

  • Mario ha maturato un TFR di importo pari ad € 7.000 al momento del suo licenziamento; alla stessa data grava sul suo rapporto di lavoro, un pignoramento di € 10.000. Contestualmente alla fine rapporto di lavoro, la liquidazione di € 7.000 accantonata sarà utilizzata per chiudere parzialmente il debito notificato in azienda tramite atto giudiziario (pignoramento).

Decurtata questa somma, Mario sarà debitore per ulteriori € 3.000 (10.000 pignoramento – 7.000 TFR). Potrà estinguere quest’importo o in un unica soluzione o, in caso di un nuovo rapporto di lavoro, tramite la futura busta paga.

  • Luca invece ha accantonato € 5.000 di TFR e alla data del licenziamento, il debito del prestito in busta paga ammonta ad € 2.000. Saldato quest’ultimo importo, Luca beneficerà di € 3.000.

Quindi alla domanda “con pignoramento in corso posso avere un prestito?“, la risposta è si, purché dipendente! Se intendi procedere tramite prestito personale, quindi un finanziamento con rimborso delle rate tramite conto corrente, la possibilità esiste, ma la trattenuta presente sul cedolino dello stipendio non è un buon biglietto da visita. Per questo motivo, l’istituto erogante (banca o finanziaria) potrebbe non accettare la tua richiesta di credito.

Tuttavia, proprio perché assunto con contratto a tempo indeterminato, hai la possibilità di ottenere nuova liquidità, tramite la cessione del quinto. Questo soluzione ti consente infatti di ottenere denaro in modo sicuro, anche in presenza di un pignoramento.

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20 commenti su “7 Cose da Sapere sul Pignoramento dello Stipendio. Leggi Ora!

  1. Buongiorno,

    Mi hanno applicato un pignoramento dello stipendio, accordato ad un decimo, per preesistente prestito aziendale.
    La quota del decimo dello stipendio da pignorare va calcolata al netto o al lordo della quota del prestito aziendale che sto restituendo?

    Grazie mille

    Rispondi
    • Tamara buongiorno,
      generalmente al lordo del suo stipendio. Ipotizzando un reddito mensile di 1000 euro, prestito aziendale di 150 euro, pignoramento di 100 euro (10%).

  2. Buonasera una domanda. Il mio compagno ha un pignoramento del quinto sulla busta paga, dovrebbero mancare da pagare ancora circa 3300€, ha maturato un TFR di circa 6000€. Il pignoramento verrebbe estinto completamente? Si licenzierebbe per cambiare posto di lavoro

    Rispondi
    • Cinzia buonasera,
      si, il TFR, al netto delle tasse, verrà utilizzato per estinguere il debito residuo del pignoramento.

  3. Buonasera mi hanno pignorato lo stipendio il 1/5 per un anno di tributi non pagati, totale 540€, ma io avevo saldato il debito qualche tempo prima che trovai il pignoramento in busta paga,ho mandato email scritta con bollettini inclusi dei pagamenti all agenzia di credito,ma non mi hanno risposto ancora,in teoria ho già saldato ma ora pago di nuovo? Cosa mi consiglia.grazie

    Rispondi
  4. Buonasera,
    ho circa 4000,00 di assegno di mantenimento a favore della mia ex che non ho versato.
    lei lavora guadagna circa 750/800 euro e vive con la madre.
    mi vuol far pignorare lo stipendio, dove è presente un cessione 1/5 di 410 euro, poi ho un prestito di 750 euro. lo stipendio è di circa 1600,00 euro. la mia ex puo riuscire ad ottenere il pignoramento.

    grazie

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    • Alessandro buongiorno,
      si potrebbe, ma la decisione è in mano al giudice che valuterà la vostra posizione.

  5. salve, vorrei sapere cosa accade se volontariamente mi licenzio per non pagare piu il pignoramento.. il creditore potrà agire su altri beni? es pignoramento conto corrente o beni mobili? o potrà agire solo quando sarò di nuovo assunto?

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    • Gerardo buongiorno,
      si potrà agire anche su altri beni. Ma a quanto ammonta il debito residuo?

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