Atto di benestare per cessione del quinto e delega di pagamento

L’atto di benestare è l’ultimo documento essenziale prima dell’erogazione di una cessione del quinto o delegazione di pagamento.

In questo approfondimento troverai:

  • che cos’è l’atto di benestare
  • i tempi di rilascio dell’atto di benestare
  • cosa fare in caso di rifiuto dell’atto di benestare

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Cos’è l’atto di benestare?

L’atto di benestare è il documento conclusivo utile al perfezionamento di un prestito personale tramite cessione del quinto (di stipendio o pensione) o delega di pagamento.

L’atto di benestare contiene una serie di informazioni relative al prestito richiesto dal cliente e viene notificato dalla finanziaria tramite tribunale o, sempre più frequentemente, tramite PEC (posta elettronica certificata) all’amministrazione del dipendente o pensionato.

L’invio di questa comunicazione si chiama appunto notifica ATC della cessione del quinto dello stipendio o della pensione. ATC è una sigla che sta per “amministrazione terza ceduta”, termine usato per indicare proprio il datore di lavoro oppure l’ente previdenziale pensionistico.

Che si tratti quindi di atto di benestare INPS per una cessione del quinto della pensione oppure di atto di benestare del datore di lavoro per una cessione del quinto dello stipendio, la sostanza non cambia.

Una volta ricevuto, l’azienda o l’INPS dovranno firmare, timbrare e rispedire l’originale alla finanziaria o banca.

La firma dell’atto di benestare certifica l’ultimo passaggio per il perfezionamento della cessione del quinto. La finanziaria, ricevuto il documento firmato, si attiverà quindi per l’erogazione del finanziamento.

Atto di benestare tempi

Quanto tempo ci vuole per l’atto di benestare?

Giunti alla firma di questo documento, il cliente sa che manca pochissimo tempo per ottenere finalmente l’erogazione del denaro di cui ha bisogno.

Cerchiamo di capire allora quali sono i tempi di rilascio dell’atto di benestare.

In linea generale possiamo dire che le amministrazioni sono collaborative e non impiegano molto per la restituzione dello stesso documento firmato: la tempistica dell’atto di benestare per la cessione del quinto, perciò, si aggira tra 1 e 3 giorni.

Ci sono casi in cui le tempistiche si allungano. È il caso per esempio di clienti che rinnovano un prestito già in essere. Come vedremo successivamente, il rilascio del benestare potrà essere subordinato alla dimostrazione di avvenuta estinzione del precedente impegno presente in busta paga o sulla pensione.

In caso di atto di benestare INPS la tempistica è sensibilmente ridotta perché l’emissione del documento è pressoché immediata attraverso gli strumenti telematici messi a disposizione del contribuente.

Al rientro di questo documento firmato e con l’emissione della polizza assicurativa accessoria al finanziamento, l’ente erogante si attiverà per versare il denaro accordato al cliente.

Per maggiori dettagli circa i tempi di erogazione di una cessione del quinto dopo la firma del contratto (compresi i tempi per il bonifico cessione del quinto) puoi leggere il nostro approfondimento dedicato ai Tempi di erogazione per la cessione del quinto.

Atto di benestare è obbligatorio?

Cosa succede se l’azienda non firma il benestare?

Se parliamo di aziende private, non è indispensabile per il buon fine della pratica. In alcuni casi talune amministrazioni non firmano l’atto di benestare, ma procederanno esclusivamente alla trattenuta in busta paga del dipendente per il saldo della rata del prestito appena acceso.

Significa che l’amministrazione della ditta si attiverà a trattenere le rate dalla busta paga del dipendente e contemporaneamente a versare le stesse somme a favore della società erogante il finanziamento (banca o finanziaria).

Questa procedura si chiama messa in quota e viene ritenuta valida dagli istituti di credito.

In questo caso però si ritarderà di circa un mese l’erogazione della cessione del quinto o delega di pagamento perché la prima rata verrà trattenuta.

La società che ha concesso il finanziamento, infatti, vorrà attendere di verificare il regolare pagamento delle quote previste dal piano di ammortamento prima

Atto di benestare in caso di rinnovo cessione del quinto o delega

Nel caso in cui il dipendente abbia in corso altre trattenute, cessione del quinto, delega di pagamento o pignoramenti da estinguere prima dell’erogazione del nuovo finanziamento, l’amministrazione potrà:

  • firmare l’atto di benestare ma apponendo la clausola che la stessa si attiverà a trattenere la nuova rata solo dopo aver ricevuto liberatorie e quietanze dei debiti da estinguere;
  • in alternativa potrebbe (caso frequente per le amministrazioni INPS) firmare una lettera di priorità con la quale notificano alla finanziaria che, in caso di estinzione anticipata dei debiti in corso, la stessa avrà diritto prioritario di notificare la nuova cessione del quinto.

Con la lettera di priorità la finanziaria si attiverà a saldare i debiti da estinguere (generalmente il debito residuo di un’altra cessione del quinto, passo necessario per l’ottenimento del rinnovo).

Successivamente l’istituto dovrà fornire quietanza di avvenuto bonifico (compreso il numero di CRO). In alcuni casi, prima di firmare l’atto di benestare, l’amministrazione INPS pretenderà anche una lettera liberatoria da parte della finanziaria precedente.

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148 commenti su “Atto di benestare per cessione del quinto e delega di pagamento

  1. Buongiorno scusate io sono un personale ATA ho fatto un quinto dello stipendio ho avuto un piccolo anticipo dalla banca ma non mi anno ancora liquidato perché attendono il benestare dal rts io glielo mandato il 20 luglio e il mio agente che mi a fatto il finanziamento mi dice che non e pronto ancora può essere tutto questo io ho paura che ce qualcosa sotto tramite l’agente

    Rispondi
  2. lbuingikrno la. finanziaria ha saldato l’altra finanziaria e sta aspettando il benestare dell’azienda i tempi si stanno allungando assai premetto che è u. rinnovo cessione quinto dipendendo tra trent’anni la 48 rata e stata a maggio come. possibile la cosa??

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    • Michela buongiorno,
      in questo caso, da quanto ho capito, il ritardo dipende dalla sua azienda che non emette l’atto di benestare, corretto?

    • Giuseppe buonasera,
      dipende dall’amministrazione (ditta o ente previdenziale). In alcuni casi di procedere successivamente al rilascio del benestare, in altri l’amministrazione, prima di emetterlo, richiede copia di avvenuta estinzione del debito in essere.

  3. Buongiorno, si può concedere il benestare per un rinnovo di una cessione sapendo che il dipendente tra somma della cessione in essere e altre trattenute in busta paga arriva quasi al secondo quinto dello stipendio. Grazie

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    • Antonio buongiorno,
      si, il limite è di due quinti. Quindi se lei percepisce, per esempio. 1000 euro al mese, il suo quinto ammonta a 200 euro. La somma di cessione del quinto + pignoramento o assegni famigliari, non dovrà superare 400 euro mensili. Diversamente si potrà procedere solo estinguendo il secondo debito che affianca la cessione.

  4. La pratica era stata gestita direttamente dalla banca, non da agenti. Sul punto non dice niente. E’ consapevole che sia mancato il benestare, tanto che in un atto dice espressamente che il datore di lavoro non ha messo in quota il finanziamento ma non si si esprime sul fatto che un proprio dipendente abbia erogato a mezzo bonifico lo stesso giorno della stipula del contratto di cessione (come si evince da estratto conto del cedente e da atto di quietanza rilasciato allo stesso proprio dalla banca).

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    • Loredana buongiorno,
      capisco. Ora il tema qual’è? L’azienda non intende rimborsare le quote?

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