CRIF: cos’è, cosa fa, come cancellarsi

Il CRIF è un’azienda che si occupa di sistemi di informazione creditizia. I suoi servizi sono usati quotidianamente da un numero altissimo di istituti di credito, i quali fanno affidamento alle informazioni presenti nel suo database per valutare l’affidabilità creditizia dei potenziali debitori.

In termini pratici, sono i dati su di te presenti al CRIF che determineranno in buona parte se riuscirai o meno ad ottenere il finanziamento che hai richiesto.

Ma come fa il CRIF ad entrare in possesso dei tuoi dati? E quali dati sono presenti nel suo database?

Qui si apre tutto il discorso relativo ai profili chiamati “cattivi pagatori”, ossia i soggetti ritenuti inaffidabili da banche e finanziarie.

Analizziamo allora più nel dettaglio il ruolo del CRIF, prendendo in esame anche la figura del cattivo pagatore e come fare per cancellare questo status.

Inoltre potrebbe interessarti sapere che anche se sei un cattivo pagatore (o protestato), puoi comunque ottenere un prestito attraverso la cessione del quinto.

Se non conosci questa forma di finanziamento o vuoi sapere qual è quella più adatta a te, 4Credit è a tua completa disposizione per aiutarti. Ottieni il tuo preventivo gratuito e senza impegno:

CRIF: cos’è

CRIF è una società privata nata come gestore di sistemi di informazione creditizia. La sua attività si basa sulla raccolta dati e consulenze fornite a tutti gli istituti di credito (banche, finanziarie, …) che decidono di entrare a far parte del suo network.

L’adesione consente a questi istituti di accedere liberamente al database, consultando così i profili di tutti i debitori censiti nel corso degli anni.

Da questi profili emergono tutti i rapporti di credito che i debitori hanno intrattenuto nel corso della loro vita. Nel database sono quindi riportati la regolarità dei pagamenti ad esempio per le rate di un mutuo o un prestito, eventuali pagamenti in ritardo o insoluti e via dicendo.

A cosa serve il CRIF, o meglio, cosa fa?

Ragionando dal punto di vista pratico, nel momento in cui ti presenti da una banca per chiedere un prestito, 8 volte su 10 l’istituto non sa nulla di te. Magari è la prima volta che parli con quella banca, magari non hai mai avuto bisogno di un finanziamento, le variabili sono numerose.

Tu presteresti denaro ad uno sconosciuto? Probabilmente no e lo stesso vale per le banche. Ecco perché la valutazione di fattibilità passa anche per il controllo delle informazioni presenti nel database del CRIF. Se da queste dovesse emergere che il tuo è un profilo poco affidabile, per problemi (attuali o passati) con altri finanziamenti, difficilmente potrai ottenere ciò che hai chiesto.

E se invece il tuo nome non comparisse nei sistemi di informazione creditizia del CRIF? Anche i non censiti (questo il nome con cui viene indicato questo profilo) non sono ritenuti affidabili dagli istituti di credito.

In questi casi solitamente si richiede l’inserimento di un garante per la concessione del prestito. Se ciò non è possibile, comunque, esistono alcune soluzioni di prestito anche per i non censiti (a patto di rispettare determinati requisiti).

CRIF cosa fa

Qual è il significato di CRIF?

CRIF è una sigla e sta per Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria. Il database che gestisce, ossia il sistema di informazioni creditizie (SIC) è chiamato EURISC.

Fondata a Bologna nel 1988, a livello nazionale CRIF è la società con più anni di esperienza nel settore e il suo database è il più grande, motivo per cui la maggior parte degli istituti di credito si rivolgono a lei.

In Italia sono attive anche altre società che offrono servizi simili, come Experian e CTC, ma la mole di dati in loro possesso è inferiore.

Visura CRIF gratuita

Le informazioni presenti nel sistema del CRIF sono informazioni sia di tipo positivo che di tipo negativo. Se un nominativo è presente, quindi, non significa che esso sia automaticamente segnalato come “cattivo pagatore”.

Quanto costa fare una visura al CRIF per verificare i dati presenti?

Se sei un privato, zero: il CRIF ha predisposto una procedura gratuita per la richiesta dei dati registrati nel suo database a scopo di verifica, accessibile direttamente dal suo sito web.

I privati devono semplicemente compilare un modulo, allegando la documentazione richiesta e inviare il tutto in via telematica. Solo per le aziende è previsto l’obbligo di pagamento di un contributo per la visura, il quale comunque ha un importo veramente basso.

La risposta viene data solitamente entro 30 giorni dalla ricezione della documentazione completa.

CRIF visura

Come leggere la visura CRIF?

All’interno della risposta sarà elencato il numero totale di operazioni segnalate in banca dati. Per ogni punto, inoltre, sarà specificato:

  • l’ente erogante con cui avete instaurato un rapporto anche di semplice richiesta
  • l’importo richiesto
  • la data di richiesta/erogazione
  • il numero di rate da rimborsare
  • il numero di rate rimborsate
  • l’importo della rata
  • lo stato pratica (richiesta, ritirata, respinta, erogata, estinta)

Come ultima informazione, sarà riportato un codice numerico di 12 cifre, corrispondenti allo storico degli ultimi 12 mesi del finanziamento. Come interpretare questo codice? Ad esempio:

  • 000000000000 – vuol dire che negli ultimi 12 mesi non sono state segnalate rate insolute, quindi il dato è positivo;
  • 000000001000 – in questo caso si evidenzia che quattro mesi fa non hai pagato una rata (1) ma nel mese successivo hai regolarizzato la posizione (infatti il dato è 0);
  • 000000001234 – significa che negli ultimi 4 mesi non hai più pagato le rate, infatti il progressivo di insoluti (1+1+1+1) porta ad un totale rate insolute pari a 4;
  • 00000000-000 – quando non è presente un numero ma un trattino (-) vuol dire che possono esserci state irregolarità ma regolarizzate nel mese. Ad esempio quando non avviene l’addebito automatico del RID e il cliente provvede nel giorni successivi (ma nel mese di scadenza rata) a regolarizzare l’insoluto. 

La lettera conterrà inoltre una guida, divisa in tre sezioni:

  1. Come leggere i dati creditizi CRIF – EURISC
  2. I tempi di permanenza dei dati creditizi in CRIF – EURISC
  3. Visibilità e stato dei dati creditizi su CRIF – EURISC

CRIF cattivi pagatori

Nell’immaginario collettivo la figura del CRIF è associata all’etichetta di cattivo pagatore.

Questo termine pende come una spada di Damocle sulla testa di coloro che si siedono alla scrivania di un istituto di credito alla ricerca di un finanziamento, consapevoli che questa condizione è uno degli spartiacque più importanti da superare.

Subito dopo i vincoli legati a età e reddito, infatti, la banca prende in esame l’affidabilità creditizia del richiedente. Se quest’ultimo risulta segnalato al CRIF per inadempienza o insolvenza, la sua affidabilità agli occhi dell’istituto è pari a zero.

Facciamo chiarezza: chi è un cattivo pagatore? Come si diventa cattivi pagatori?

Intanto precisiamo che il termine cattivo pagatore è di uso popolare: non si tratta di una definizione specifica che viene usata dai sistemi di informazione creditizia come il CRIF anche perché potrebbe risultare ingiuriosa o diffamatoria.

Un debitore diventa cattivo pagatore quando non paga o paga in ritardo le rate di rimborso di un prestito, di un mutuo e via dicendo. L’istituto creditore inoltra una segnalazione ai sistemi di informazione creditizia come il CRIF, i quali provvedono a registrarla nei propri database.

Dopo quante rate si diventa cattivi pagatori?

La segnalazione parte nel momento in cui anche una sola rata non viene regolarizzata entro 2 mesi dalla scadenza di pagamento. Per tutti i ritardi successivi il tempo di tolleranza scende a 1 mese.

L’istituto di credito è comunque tenuto ad avvisare il debitore insolvente prima di emettere la prima segnalazione, in modo che questo possa provvedere al pagamento in tempo.

Hai bisogno di liquidità ma hai il dubbio che il tuo nominativo sia stato inserito nell’elenco dei cattivi pagatori? Contattaci e ti aiuteremo con una visura gratuita, trovando le migliori soluzioni finanziamento disponibili per te.

CRIF cancellazione

Esiste un modo per cancellarsi dal CRIF come cattivo pagatore?

Qualcuno ti dirà di sì, qualcun altro ti dirà di no: la risposta giusta è… entrambe.

Il debitore, come detto, ha diritto di chiedere una visura delle informazioni che lo riguardano registrate nel database del CRIF. Talvolta può succedere che le informazioni registrate siano errate: in questo caso è possibile chiedere l’aggiornamento dei dati presenti (eliminandoli, modificandoli o integrandoli), in modo da cancellare l’errore e “ripulire” lo storico creditizio.

Diverso è il discorso per chi sa già di essere cattivo pagatore e si chiede se esista un modo per cancellare questo status dal CRIF.

Qui la risposta è no: non si può cancellare il nome di un cattivo pagatore e di conseguenza dovresti stare alla larga da tutti i servizi che ti propongono di farlo (solitamente a pagamento).

Non temere però, non rischi di rimanere etichettato come cattivo pagatore a vita. I dati e le segnalazioni presenti al CRIF vengono aggiornati continuamente e per questo motivo rimangono a sistema solo per un periodo limitato di tempo.

Prima di essere cancellati, dati e segnalazioni al CRIF sono presenti nel database per:

  • 1 o 2 rate pagate in ritardo12 mesi dalla comunicazione di regolarizzazione, a condizione che in questi 12 mesi i pagamenti siano sempre stati regolari
  • 3 o più rate pagate in ritardo24 mesi dalla comunicazione di regolarizzazione, a condizione che in questi 24 mesi i pagamenti siano sempre stati regolari
  • finanziamenti non rimborsati36 mesi dalla data di estinzione prevista o dalla data in cui l’istituto di credito ha fornito l’ultimo aggiornamento

Il CRIF riporta anche le informazioni sulle richieste di finanziamento e su eventuali rifiuti ricevuti. In questo caso i dati vengono conservati per 180 giorni, ossia il tempo utile all’istruttoria. Da prassi, infatti, anche un debitore che inoltra troppe richieste nello stesso momento (o che ha ricevuto diversi rifiuti) viene giudicato non affidabile.

Per completezza, ti diciamo che è possibile cancellare i dati positivi dal CRIF, ossia quelli che attestano il buon esito delle tue richieste, la regolarità dei pagamenti e via dicendo. Va da sé che sarebbe poco conveniente eliminare delle così buone referenze da un database cruciale per il mondo del credito.

Dal CRIF a 4Credit: scopri il prestito ideale per te

Se il tuo nome è inserito nel database del CRIF come cattivo pagatore, non ti devi preoccupare. Esistono soluzioni di finanziamento pensate anche per profili come il tuo, attivabili attraverso la cessione del quinto.

Parliamo di un prestito che puoi usare liberamente per qualunque necessità: se hai un contratto di lavoro a tempo indeterminato o se sei un pensionato, scopri subito quanto puoi ottenere contattandoci:

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Essere presenti nel database del CRIF significa essere un cattivo pagatore?

No, il CRIF raccoglie sia dati positivi sia dati negativi.

Dopo quanto tempo ci si può cancellare dal CRIF?

La cancellazione avviene in automatico per un periodo che va da 12 a 36 mesi a seconda del caso e del numero di rate non pagate.

Sono segnalato al CRIF, posso ottenere un prestito?

Non un prestito personale ma puoi procedere con la cessione del quinto.

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